Antonio Salieri 200

8 settembre 2025
Chiesa Casa Provvidenza

ANTONIO SALIERI
un genio italiano alla corte di Vienna
nei 200 anni dalla morte del compositore veneto

Nella Vienna di fine Settecento prìncipi o facoltosi aristocratici potevano definirsi tali solo se avevano alle proprie dipendenze un ensemble di fiati. 
Programma
Antonio Salieri (1750-1825)
Trio n. 1 in sol maggiore per due clarinetti e corno di bassetto Pas C.1:1
– Minuetto
– Larghetto
– Allegro assai

Anton Stadler (1753-1812)
da 18 Terzetti per tre clarinetti:
n. 15. Marcia di Camelo
n. 13. Tema da “Palmira” di Antonio Salieri
n. 9. Il matrimonio nella candella

Antonio Salieri
Armonia per un tempio della notte, in mi bemolle maggiore per quattro clarinetti e corno di bassetto Pas C.3

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Adagio in si bemolle maggiore per quattro clarinetti e corno di bassetto K 411

Antonio Salieri
Trio n. 3 in do maggiore per due clarinetti e corno di bassetto Pas C.1:3
– Larghetto
– Presto

Ludwig van Beethoven (1770-1827)
dal Trio in do maggiore per tre clarinetti op. 87:
– Scherzo
– Allegro


Ensemble Simiot
I clarinetti storici del Conservatorio di Vicenza
Rocco Carbonara
clarinetto Simiot, Lione 1810 ca. (originale)
corno di bassetto Tutz, Innsbruck 2005 (copia Heinrich Grenser 1800 ca.)
Nicolò Andriolo
clarinetto Tutz, Innsbruck 1990 (copia Heinrich Grenser 1810 ca.)
Andrea Agrati
clarinetto Tutz, Innsbruck 2010 (copia Heinrich Grenser 1810 ca.)
Raffaele Trovò
clarinetto Tutz, Innsbruck 2015 (copia Heinrich Grenser 1810 ca.)
Leonardo Tieppo
clarinetto Tutz, Innsbruck 2000 (copia Heinrich Grenser 1810 ca.)
Paolo Cerato
clarinetto Guerolt, Parigi 1995 (copia Heinrich Grenser 1800 ca.)
Ensemble Simiot

Durata

Biglietti
8 settembre 2025, ore 17:30

Prezzi
Ingresso libero

Locandina

Libretto
Nella Vienna di fine Settecento prìncipi o facoltosi aristocratici potevano definirsi tali solo se avevano alle proprie dipendenze un ensemble di fiati. Questa particolare moda venne lanciata dall’Imperatore Giuseppe II di Asburgo Lorena, che amava allietare le proprie serate al suono di un gruppo più o meno nutrito di fiati, solitamente da tre a tredici.
La musica per strumenti a fiato di fine Settecento e prima metà dell’Ottocento fu così arricchita da composizioni originali e trascrizioni da famose arie d’opera, nonché da composizioni per cerimonie massoniche (alle quali aderivano all’epoca numerosi musicisti tra i quali Mozart, Salieri, Haydn…).
Nacque così una vasta letteratura – oggi pressoché sconosciuta al grande pubblico e abbandonata nelle più disparate biblioteche d’Europa – che metteva in luce le possibilità espressive e virtuosistiche dei fiati.
Nel programma di questo concerto il clarinetto assume un ruolo di assoluto protagonista, colorando le diverse partiture con clarinetti storici, originali e copie, consentendo così al pubblico un confronto immediato dei suoni di strumenti così lontani nel tempo rispetto ai clarinetti moderni molto diversi nell’aspetto della tecnica costruttiva.
Il programma, nel ricordare la figura di Antonio Salieri nel bicentenario dalla sua morte, vede anche alcuni grandi protagonisti della Vienna di fine settecento come Beethoven, che fu anche allievo di Salieri, Mozart e il grande clarinettista Anton Stadler.
Saranno presenti alcuni clarinetti originali viennesi, dei primi decenni del XIX secolo, che arricchiranno questo programma dedicato al grande compositore italiano.
Jacques François Simiot (17691844), costruttore di strumenti a fiato lionnese, particolarmente famoso per i suoi clarinetti e fagotti.