TEATRO OLIMPICO DI VICENZA
1 SETTEMBRE 2024, ore 21
STABAT MATER
Sequenza per soli, coro e orchestra
Musica di Gioachino Rossini (1792 – 1868)
Testo di Jacopone da Todi
Composizione: 1841
Prima rappresentazione: Parigi, Théâtre-Italien, 7 gennaio 1742
Claudia Pavone soprano
Ekaterina Gubanova mezzosoprano
Bryan Lopez Gonzalez tenore
Riccardo Zanellato basso
Benedikt Sauer direttore
Orchestra dei Colli Morenici
Coro Iris Ensemble
Marina Malavasi maestro del coro
SOPRANI
Lucia Cappellari, Francesca Falasco, Anna Macchini, Nausica Mazzocca Veronese, Cecilia Musso, Anna Ponomareva, Faranak Raeisi, Camilla Scappatura, Laura Vedovato
CONTRALTI
Joana Abreu, Federica Carpanese, Daniela Giazzon, Ester Luchetta, Laura Paliotto, Beatrice Ponchio, Alice Segato
TENORI
Guido Bettella, Guido Bombi, Federico Rizzo, Gianfranco Rossetto, Gian-Luca Zoccatelli, Giovanni Zulian
BASSI
Giovanni Bertoldi, Matteo Boischio, Luca Clerici, Giovanni De Matteis, Cristiano Luchetta, Luca Scapin, Claudio Zmarich
Immagine di Matteo Bianchi
CAST
Claudia Pavone
Claudia Pavone si afferma al pubblico attraverso la sua sensibilità artistica e voce caleidoscopica, ricca di sfumature e profondità interpretativa. All’età di sette anni entra a far parte del noto coro di voci bianche Pueri Cantores di Vicenza, diretto dal Mº Roberto Fioretto, dove sperimenta metodo e disciplina di studio. Diplomata con lode presso il conservatorio Agostino Steffani di Castelfranco Veneto, inizia presto a vincere molti prestigiosi concorsi lirici nazionali ed internazionali.L’incontro con il Mº Riccardo Muti, che la nota e la sceglie per il ruolo di Violetta Valery ne La Traviata, segna non solo il suo debutto ufficiale nel mondo dell’opera, ma anche il suo legame speciale con il personaggio verdiano. Claudia interpreta La Traviata ottenendo grande consenso di pubblico e critica dei più prestigiosi teatri italiani: La Fenice, Il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro dell’Opera di Roma, il San Carlo di Napoli e il Massimo Bellini di Catania, diretta tra gli altri dai M.i Francesco Ivan Ciampa, Sebastiano Rolli, Stefano Ranzani, Jordi Bernacer, Sesto Quatrini, Francesco Lanzillotta… Citiamo in particolare la Traviata coprodotta dalla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, dal Teatro Comunale Luciano Pavarotti e dai Teatri dell’Opera Lombardia, con la regista cinematografica Alice Rohrwacher, che si avvale della collaborazione di Miuccia Prada per la realizzazione dei costumi di scena, La Traviata realizzata con la regia di Sofia Coppola e i costumi di Valentino Garavani per il Teatro dell’Opera di Roma, La Traviata “Of The Mirrors” per il centenario del Macerata Opera Festival sotto la direzione registica di Henning Brockhaus e la direzione musicale del Mº Paolo Bortolameolli, pubblicata anche in dvd, l’intensa Traviata nella regia di David McVicar e la bacchetta del MºAndres Salado e La Traviata diretta dal famoso regista cinematografico Ferzan Özpetek al San Carlo di Napoli e musicata dal M° Francesco Ivan Ciampa.
Ekaterina Gubanova
è uno dei mezzosoprani più ricercati del nostro tempo. Ha studiato al Conservatorio
Tchaikovsky di Mosca, all’Accademia Sibelius di Helsinki e ha partecipato al Programma
“Young artists” presso la Royal Opera House di Londra. Si esibisce regolarmente sui
grandi palcoscenici lirici del mondo, come il Metropolitan Opera di New York, il Teatro
alla Scala di Milano, la Royal Opera House di Londra, l’Opera di Parigi, l’Opera di Stato di
Vienna, Monaco di Baviera e Berlino, il Teatro Real di Madrid ed il festival di Bayreuth.
Un recente apice della sua carriera è stato il suo acclamato debutto come Kundry (Parsifal) a Vienna. Uno dei suoi ruoli più importanti è quello di Brangäne (Tristan und Isolde), ma il suo vasto repertorio comprende anche Mère Marie (Dialogues des Carmélites), Fricka, Waltraute, Eboli, Amneris, Adalgisa, Judith (Il castello di Barbablù), Venus (Tannhäuser), Marguerite (Damnation du Faust), Ortrud (Lohengrin) e Foreign Princess (Rusalka), per
citarne solo alcuni. Ekaterina Gubanova è anche una ricercata cantante da concerto.
Collabora regolarmente con orchestre e direttori rinomati come Zubin Mehta, Esa-Pekka Salonen, Daniel Barenboim, Riccardo Muti, Sir Simon Rattle, Kent Nagano, Semion
Bychkov, Philippe Jordan e Nathalie Stutzmann.”
La sua ultima interpretazione dello Stabat Mater di Rossini è avvenuta sotto la direzione del Maestro Muti con la Chicago Symphony.
Bryan Lopez Gonzalez
Il tenore cubano Bryan Lopez Gonzalez è nato a L’Avana dove ha studiato al
Conservatorio Amadeo Roldán con il maestro Adolfo Casas. Dopo la laurea, è stato subito invitato come solista dall’Opera Nacional de Cuba dove ha interpretato numerosi ruoli, tra cui Alfredo in La Traviata, Tonio in La fille du régiment e il Timoniere in
L’olandese Volante. Nel 2016 ha fatto il suo debutto europeo al Festival della Valle d’Itria
in Italia cantando Ferrando in Così fan tutte sotto la direzione di Fabio Luisi, e ha preso
parte all’Accademia del Belcanto Rodolfo Celletti a Martina Franca.
Dal 2016 al 2018 è stato membro del Young Artist Program della Deutsche Oper am
Rhein a Düsseldorf. Ha inoltre conseguito un Master e un Konzertexamen presso la
Robert Schumann Hochschule di Düsseldorf sotto la guida del Prof.Konrad Jarnot. Oltre
ai suoi ruoli principali di Mozart come Belmonte, Ferrando, Don Ottavio, Tito e Tamino, ha costruito la sua reputazione cantando i grandi ruoli di tenore del Belcanto italiano: Conte Almaviva in Il barbiere di Siviglia, Ramiro in La Cenerentola, Lindoro in L’Italiana in
Algeri, Libenskof in Il viaggio a Reims, Arturo in I puritani, Elvino in La Sonnambula,
Nemorino in L’elisir d’amore, Edgardo in Lucia di Lammermoor ed Ernesto nel Don
Pasquale. I successi più recenti di Bryan includono Tito alla Washington Opera, Almaviva alla National Opera of Cluj, Ernesto al Theatre Krefeld-Mönchengladbach e Carlino in Le cantatrici villane di Fioravanti al Raro Festival Arezzo.
Nel 2022 ha cantato con grande successo Romeo nel “Romeo et Juliette” di Gounod al
Teatro Nazionale di Rijeka/Fiume in Croazia. Subito dopo, di nuovo a Rijeka, ha cantato
Rinuccio nel “Gianni Schicchi” messo in scena da Fabrizio Melano. Questa produzione è stata anche il suo debutto nel prestigioso Savonlinna Opera Festival in Finlandia. Ha fatto inoltre il ruolo del “Tempo” nel “Trionfo del tempo e del disinganno” di Händel a Mainz.
Un altro debutto nella Bayerische Staatsoper “Spring doch” (Gordon Kampe, r.David
Bösch).
Ha iniziato il 2023 con una nuova coproduzione tra Opera di Ljubliana e il Teatro Goldoni di Livorno (Guidarini, r.Emanuele Gamba) e dopo una nuova produzione di La Cenerentola a Stralsund Germania. Nella stagione 23/24 ha fatto suo debutto a Opera Köln nella “Die Frau ohne Schatten “ di Strauss. A gennaio una nuova produzione di Così fan tutte lo ha portato al Teatro Nazionale Croato di Zagabria, e dopo L’elisir d’amore a Ljubliana.
Riccardo Zanellato
nasce a Contarina, in provincia di Rovigo, e si diploma in chitarra al conservatorio di Adria nel 1994. La passione per il canto nasce nel periodo del servizio militare; viene scelto per entrare nel coro di rappresentanza degli alpini e durante questa esperienza sono molte le persone che lo incoraggiano a coltivare quello che, da subito, risulta essere uno splendido dono. Nel 1992 l’incontro con il Maestro Arrigo Pola, che fu insegnante anche di Pavarotti, segna l’inizio del suo percorso artistico e lo porta al debutto nel 1994 al Teatro Verdi di Padova nel ruolo del Conte di Ceprano in Rigoletto. Negli anni successivi sono molti i concorsi ai quali partecipa con successo, vincendo nel 1996 l’“A. Belli” di Spoleto ed arrivando tra i finalisti all’”Operalia” a Tokyo nel 1997. Nel 2005 gli viene conferito il Tiberini d’Argento.
Nel 2000 inizia il perfezionamento vocale con il Maestro Bonaldo Giaiotti, e questa collaborazione sarà fondamentale per il proseguimento della sua carriera. Con il Maestro infatti prepara uno dei personaggi più complessi per un basso: Zaccaria del Nabucco. Il debutto avviene nel 2001 nella villa Pallavicino di Busseto e da quel momento moltissime sono state le produzioni che lo hanno visto protagonista nel ruolo, facendone ad oggi un interprete di assoluto riferimento.
La sua vocalità estesa ed il canto morbido lo portano ad essere interprete del repertorio verdiano così come di quello di Bellini, Donizetti e Rossini serio. Tra le opere più importanti possiamo ricordare: Attila e La battaglia di Legnano (Parma), Rigoletto (Parma, Macerata, Caracalla, Teatro alla Scala, Torino, Liegi), Otello (Parigi), Simon Boccanegra (Roma, Catania, Lione, Dresda), Nabucco (Rovigo, Ravenna, Roma, Parma, Festival di Savonlinna, Stoccarda, Lipsia, Maggio Musicale Fiorentino, Kiev), Aida (Napoli,Torino,Verona,Valencia), Trovatore (Losanna,Verona,Salisburgo), Macbeth (Roma, Staatsoper di Berlino, Bologna, Tel Aviv ), Luisa Miller (Barcellona, Bilbao, Lione) Maria Stuarda (Bergamo, Reggio Emilia), Anna Bolena (Bergamo, Brescia, Parma, Helsinki, Torino e in tournée in Giappone), Lucia di Lammermoor (Firenze, Napoli, Macerata,Venezia, Wiesbaden), Norma (Rovigo, Catania, Palermo, Varsavia, Torino, Montevideo, Verona e in tournée in Giappone), Il Barbiere di Siviglia (Parma, Padova), I Puritani (Amsterdam, Cagliari, Lecce).
Numerose sono le collaborazioni con importanti direttori d’orchestra, possiamo citare tra gli altri: Chailly, Gatti, Viotti, Mariotti, Abbado, Pappano, Battistoni, Rustioni, Renzetti e registi di fama internazionale: Catena, De Ana, Abbado, Muscato, Vick, Wilson, Maestrini, Pier’Alli.
Una svolta nella sua carriera è rappresentata sicuramente dall’incontro con il Maestro Riccardo Muti che lo sceglie per Iphigenié en Aulide, Nabucco, Moïse et Pharaon, Macbeth, Simon Boccanegra e Nabucco al Teatro dell’Opera di Roma. Una delle opere preferite di Riccardo è il Requiem di Verdi e realizza un suo sogno quando riesce a cantarlo diretto dal grande Maestro a Napoli, Redipuglia, al Ravenna Festival ed in tournée in Slovenia e Vienna alla Musikverein con la Chicago Symphony Orchestra.
Benedikt Sauer
Benedikt Sauer è un direttore d’orchestra italotedesco. Oltre alla sinfonica, il suo repertorio è incentrato sull’opera lirica, con particolare attenzione a Verdi, al Belcanto e a Mozart, ma anche alle esecuzioni filologiche e repertorio di nicchia. La dedizione all’opera gli è stata trasmessa in particolare da Carlo Franci, che lo ha guidato nei suoi studi. Oltre al diploma presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano, ha studiato presso l’accademia “Čajkovskij” di Kyiv sotto la guida di Alin Vlasenko e ha partecipato a numerose masterclass (Daniel Oren, Mikhail Jurowski, Riccardo Frizza, Peter Eötvös, Jorma Panula e Maurizio Arena). Il suo debutto operistico avviene con “La Traviata” al Kurtheater Bad Ems, seguito da “Le nozze di Figaro”, “Così fan tutte” e “Il Barbiere di Siviglia”. Nell’ottobre 2016, ha diretto un’acclamata produzione del “Don Giovanni” all’ Ekhof-Theater Gotha. Nel 2018 dirige e programma un progetto dedicato alla relazione tra Schubert e Rossini al Kultursommer Rheinland-Pfalz, eseguendo anche “Der vierjährige Posten” di Schubert. E’ stato ospite del Festival di Pasqua Kyiv, dirigendo “Rigoletto”. Al Teatro Sociale di Bellinzona ha diretto “La Traviata” nel luglio 2021. Ha inoltre diretto varie opere liriche in Italia (“La Traviata”, “Cavalleria Rusticana”) e in Germania (“La Bohème”, “Carmen”, “Don Pasquale”, “Die Zauberflöte ”, “La Cenerentola”, “Die lustige Witwe”, Nabucco”, “L’elisir d’amore”). Ha debuttato al Festival della Valle d’Itria nel 2023 con un concerto su Gershwin. Dirige inoltre regolarmente in Repubblica Ceca, dove è stato ospite alla Smetana Hall (Obecní dům/2018 e 2019) e al Teatro di Stato Usti Nad Labem (ottobre 2018, aprile 2019). La sua attività concertistica inoltre lo ha portato in diversi paesi, tra cui Germania, Italia, Ungheria, Ucraina e Romania. Ha diretto diversi concerti di musica sacra, dedicando particolare attenzione alla prassi esecutiva. Nel 2023, ha fondato l’Ensemble Mercadante con il quale si dedica in particolare a musica della scuola Napoletana e le sue influenze all’estero. Lavora regolarmente come assistente con direttori quali Riccardo Minasi, Gianluca Capuano e Oleg Caetani e presso diversi Teatri, tra cui il Teatro Verdi di Trieste, il Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, i Salzburger Festspiele e il Teatro dell’Opera di Roma. Ha inoltre collaborato alla finalizzazione della nuova edizione Baerenreiter della “Norma” di Bellini. Oltre agli studi musicali, ha conseguito la laurea triennale in lettere classiche e la laurea magistrale in storia con una tesi sul rapporto tra Pirandello e il romanticismo tedesco presso l’Università di Bologna.
Coro Iris Enseble
Il Coro Iris ensemble svolge attività concertistica a livello nazionale ed europeo.
Nato nel 2007 come formazione femminile da camera, si è poi costituito in formazione
mista con repertorio rinascimentale e barocco, collaborando con gli organisti Roberto Loreggian e Nicola Lamon.
Ha collaborato con varie orchestre e gruppi strumentali: La Pifarescha, Camerata
Accademica, La Bottega tartiniana, Orchestra regionale Filarmonia Veneta, Orchestra di Padova e del Veneto, con musiche di Haendel, Albinoni, Vivaldi, Bach, Mozart, Gluck, Beethoven, Bizet, Malipiero.
Ha preso parte alle Stagioni liriche dei teatri di Treviso, Rovigo, Padova e Ferrara, con
opere di Mozart, Donizetti, Rossini, Bellini.
Ha promosso scambi culturali con Cori universitari provenienti da Svizzera, Canada, Stati Uniti, Germania e Spagna, esibendosi a Pirano, Granada e Friburgo.
Marina Malavasi, dopo il Diploma in Pianoforte e in Musica Corale presso il
Conservatorio di Padova, si è perfezionata con Fosco Corti e Giulio Cattin.
Ha svolto attività concertistica alla guida del Nuovo Coro Polifonico, dell’Ensemble
Dodecantus e del gruppo maschile Speculum Musicae, esibendosi in Italia, Spagna, Belgio, Slovenia, Croazia, Germania.
Ha registrato alcuni CD di polifonia rinascimentale in prima esecuzione moderna: Magnificat, Lamentationes Hieremiae di Giovanni Nasco, O stella matutina, Requiem di Costanzo Porta , Da Venezia a Varsavia, conseguendo riconoscimenti internazionali.
E’ fondatrice e direttrice del Coro Iris Ensemble e del Coro di voci bianche Cesare Pollini.
E’ stata docente Armonia e Analisi al Conservatorio di Padova e di Rovigo.