L’artista,
accompagnato al pianoforte da Natalia Sidorenko, proporrà il recital
“I miei 45 anni con la musica” e riceverà il Premio alla
Carriera
“Vicenza in Lirica”: il basso Ferruccio Furlanetto domenica 15 settembre all’Olimpico per
l’evento di chiusura del festival 2019
Domenica
15 settembre alle 21, al Teatro Olimpico, il basso Ferruccio
Furlanetto chiuderà l’edizione 2019 di Vicenza
in Lirica,
la settima per il festival diretto da Andrea Castello. Protagonista
sui più importanti palcoscenici internazionali, l’artista proporrà
al pubblico il recital I
miei 45 anni con la musica,
accompagnato al pianoforte da Natalia Sidorenko. Nell’occasione
sarà inoltre insignito del Premio alla Carriera 2019 del festival,
assegnato nelle passate edizioni al baritono Juan Pons e al contralto
Bernadette Manca di Nissa.
Già
applaudito in varie parti del mondo, il recital di Ferruccio
Furlanetto si aprirà con Vier
Ernste Gesänge (Quattro
canti sacri), op. 121 di Johannes Brahms (1833-1897): Denn
es gehet dem Menschen (Poiché
uomini e bestie hanno identica sorte), Ich
wandte mich und sahe an alle (Io
mi volsi a considerare), O
Tod, o Tod, wie bitter bist du (O
morte, quanto sei amara) e Wenn
ich mit Menschen- und mit Engelszungen redete (Se
anche parlassi le lingue degli uomini). Toccherà poi a Canti
e Danze della morte di
Modest Mussorgsky (1839-1881), vale a dire Ninna
nanna, Serenata, Trepak e
Il
condottiero. E
ancora, a chiudere la prima parte del concerto, due arie di Sergej
Rachmaninov (1873-1943): In
the silent of the night Opus
4 #3 e Spring
Waters Opus
14 #11.
Melodramma
italiano protagonista in apertura di secondo tempo: con Vecchia
zimarra, aria
di Colline ne La
Boheme
di Giacomo Puccini (1858-1924), e Vi
ravviso oh lughi ameni, affidata
al Conte Rodolfo ne La
sonnambula di
Vincenzo Bellini. A seguire, quattro arie di Wolfgang Amadeus Mozart
(1756-1791): In
diesen Heilgen hallen (Sarastro
ne Il
Flauto Magico),
Non
più andrai e Aprite un po’ quegli occhi (Figaro
ne Le
nozze di Figaro),
fino a Madamina
il catalogo questo
(Leporello nel Don
Giovanni).
Ritorno all’opera italiana con Vieni
oh Levita,
aria di Zaccaria nel Nabucco
di Giuseppe Verdi (1813-1901), per chiudere con Jules Massenet
(1842-1912) e l’aria Morte
di don Quichotte
dall’opera Don
Quichotte
.
Nato
a Sacile (Pordenone), Ferruccio Furlanetto ha con il territorio
vicentino un rapporto particolare, dato che il suo debutto avvenne
proprio al Teatro di Lonigo, dove nel 1974 vestì i panni di
Sparafucile nel Rigoletto.
Dopo aver debuttato al Teatro alla Scala nel 1979, al Metropolitan
nel 1980 e alla Wiener Staatsoper nel 1985, la sua straordinaria
carriera internazionale prese il via nel 1986, quando a Salisburgo
coprì il ruolo del re Filippo II nel Don
Carlo di
Verdi (diretto da Herbert von Karajan) e più tardi quello di Figaro.
Da allora ha partecipato a grandi produzioni liriche in ogni parte
del mondo ed è stato protagonista di un’intensa attività
concertistica. Insignito di importanti riconoscimenti, è tra l’altro
ambasciatore onorario presso le Nazioni Unite.
I
biglietti per il recital di Ferruccio Furlanetto sono
disponibili online su www.vicenzainlirica.it
e
www.vivaticket.it,
oltre che alla biglietteria dell’Olimpico (10-12/15.30-17) e un’ora
prima dello spettacolo.
Il
festival Vicenza
in Lirica è
promosso
da Concetto Armonico in collaborazione con Comune di Vicenza e
Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari. È patrocinato da
Mibac, Regione del Veneto, Fondazione Teatro La Fenice di Venezia e
Archivio storico Tullio Serafin, con l’appoggio di sponsor e
partner, il sostegno della Fondazione Cariverona e la speciale
collaborazione di Italian Exhibition Group Spa, in occasione di
VicenzaOro.