Giuseppe (Bepi) Morassi

Veneziano, allievo di Giovanni Poli, dopo il percorso di studio e perfezionamento in teatro e musica con importanti esponenti della ricerca teatrale, inizia nel 1978 l’attività di aiuto-regista al fianco di alcuni dei più prestigiosi registi italiani e stranieri (Pizzi, Ronconi, Bolognini, De Simone, Serban, tra gli altri). Laureatosi subito dopo anche in Giurisprudenza e specializzatosi in Produzione ed Organizzazione Teatrale, è impegnato da quel momento praticamente in tutte le Istituzioni Teatrali di Venezia: Regista Stabile dopo Poli al Teatro a l’Avogaria; Responsabile Formativo della Scuola “Giovanni Poli” per tutti gli anni ’90; Consulente Teatrale del Comune di Venezia negli anni ’80 (coordinando manifestazioni tra le più acclamate di allora: Venezia a Napoli, Napoli a Venezia, Venezia e gli Stranieri, ecc); la Direzione artistica del Teatro Goldoni ancora negli anni ’80; il Teatro la Fenice dagli anni ’90.

Scrive stabilmente di Teatro prima sulla “Voce di San Marco” e poi, per diversi anni, per il mensile “Marco Polo”. E’ corrispondente da Venezia per conto dell’Agenzia Giornalistica Italia. Lavora per numerosi programmi TV presso il Centro di Produzione RAI.

Coproduce alcuni dei più importanti progetti teatrali nati a Venezia negli anni ‘90: Helzapoppin! col Teatro dell’Elfo (regia G. Salvatores); Sior Todero Brontolon (con Gastone Moschin); Bye Bye show Bizz (regia J. Savary); Lucrezia Borgia (regia A. Vitez). Coordina anche le attività collaterali del Festival “La Mostra del Teatro” promosso dal Teatro Goldoni.

Impegnato in molti teatri italiani (Bologna, Genova, Roma, Verona, Firenze tra i maggiori), lavora frequentemente all’estero (Barcellona, Parigi, Lione, Montreal, Sydney, Lisbona, Pretoria, Nizza) partecipando a prestigiosi festivals internazionali (Buxton, Atene, Amburgo, Bruxelles, Guanajuato, Strasburgo, Edimburgo, St. Andrews). E, nell’ambito del progetto EuroMediterraneo-Culture dei Mari, coordina, tra le varie manifestazioni, due edizioni del Festival di Cooperazione Culturale Italo-Albanese a Tirana.

Tra le varie cariche assegnategli, significativa la Direzione Artistica del Festival Autunno Musicale a Como nel 1999 e 2000. E’ stato, tra l’altro, Responsabile delle trasferte a Tokyo (2001, 2005 e 2013) ed a Pechino del Teatro la Fenice.

Autore e direttore di significativi progetti di “animazione totale” (Salonicco Capitale della Cultura, per esempio; oppure l’inaugurazione presso il Duomo di Milano delle Manifestazioni Ufficiali Ambrosiane), a Venezia progetta e realizza lo spettacolo-concerto Canto degli spiriti sopra le acque realizzato in Basilica San Marco per il trentennaledella Grande Acqua Alta del 1966.

Ha svolto e svolge un’intensa attività di ricerca e docenza curando altresì, in qualità di studioso della Commedia dell’arte e del Teatro Rinascimentale, varie pubblicazioni (tra cui la prima traduzione in assoluto in italiano di alcuni classici francesi del Medio Evo) e tenendo corsi e stage in Italia (VenetoMusica, Regione Veneto, Teatro Stabile del Veneto) ed all’Estero (Conservatorio di Quebec, Università di Belgrado, Istituto Artistico di Città del Messico). Firma diversi programmi televisivi per varie emittenti.

In qualità di regista, a partire dal 1980, si segnala da subito per l’attenzione al teatro, musicale e non, del Sei-Settecento, in particolare di ambito veneziano: il suo debutto è segnato, tra l’altro, dalle regie del Caffè di Campagna di Galuppi, di Prima la musica, poi le parole di Salieri, dello Schauspieldirektor mozartiano; ad esso fanno seguito fortunate edizioni del Barbiere di Siviglia, di Noye’s fludde di Britten, della Bohème, di Tosca e Manon Lescaut di Puccini, del Campanello di Donizetti, nonché degli allestimenti in prima assoluta di Lego di Nicola Campogrande e del musical Un provinciale a Parigi da Molière, dell’operetta Lustige Witwe e, più recentemente, di Lady, be good! nella versione originale americana.

Tra i suoi ultimi spettacoli, L’inganno felice, La scala di seta e Il Signor Bruschino hanno coronato le sue frequenti incursioni in Rossini, riscuotendo grande ed unanime successo.

Grandi successi sono state anche le sue regie più recenti de Il Barbiere di Siviglia e di Elisir d’Amore.

Al Maggio Musicale di Firenze ha riscosso grande consenso con una edizione particolarmente apprezzata da pubblico e critica di Sonnambula di Bellini. Ultima fatica, una pregevole edizione di Italiana in Algeri a Venezia alla Fenice.

Come regista di prosa, ha firmato numerose pièces: La finta ammalata e Le morbinose di Goldoni, Turandot ed Il Corvo di Gozzi, I mariti di Torelli, I nobili Ragusei di Marin Drzic. Interessato ai testi minori dei grandi classici sei-settecenteschi, ha scoperto ed allestito alcuni inediti assoluti del Seicento (Lo schiavetto di Andreini e La turca di Della Porta); particolare risonanza suscita il suo allestimento dell’Alfabeto dei Villani presentato al Festival del Teatro Classico del Teatro Olimpico di Vicenza.

Sempre in prosa, realizza a Venezia lo spettacolo-progetto speciale su testo di Paolo Puppa Svevo a Venezia con Alberto Lionello nonché Uno di quelli che fanno i re con Giancarlo e Mattia Sbragia (prod. Biennale di Venezia) incentrato sulla figura di Orson Welles.

E’ attualmente Direttore della Produzione e dell’Organizzazione Scenica e Tecnica della Fondazione Teatro la Fenice ed è stato anche Consigliere di Amministrazione del Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”.